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Scultura - Angelo in argento - Algimantas Mikalauskis .jpg

Algimantas Mikalauskis  

Scultura, Angelo in argento 1991

Aitvarai - 1991

“Acquiloni” — Mostra personale presso Kauno menininkų namai
(Casa degli Artisti di Kaunas)

Una mostra che segnò l’indipendenza poetica di
Algimantas Mikalauskis nel cuore di un’epoca di trasformazione.

Gli uccelli bianchi, 1991 Algimantas Mikalauskis.
Contesto

•    Kaunas nel 1991:  transizione;  l'arte ritrova spazio e libertà  dopo il crollo sovietico.

    •    KMN (Kauno menininkų namai) come epicentro della nuova scena artistica.

    •    L’artista di un linguaggio diverso: luce/ombra, spiritualità e materia essenziale.

Critica d'epoca

Versione in lituano (citazione originale)

 

„Mūsiškoje meninėje aplinkoje Algio darbai vieniši.(...) „Objektai“ pasižymi emocine skaidra ir žaismingumu.(...) Algio darbų idėja susiliečia su Rytų menams būdingu meditatyviniu laikinumo ir išlikimo sąvokų apmąstymu.“

 

 

Traduzione italiana 

 

«Nell’ambiente artistico lituano, le opere di Algimantas Mikalauskis sono solitarie.(...) Gli “Oggetti” si distinguono per chiarezza emotiva e gioco sottile.(...) L’idea che li attraversa dialoga con la meditatività orientale, riflettendo sulle nozioni di transitorietà e permanenza.»

Testo critico tratto e rielaborato da articoli di Raimonda Kogelytė (oggi Raimonda Simanaitienė) pubblicati su Kauno Tiesa e Kauno Diena, 1991

Ritaglio stampa : articolo "Aitvarai", Kaunao Tiesa, 1991.
Allestimento di Eugenijus Miliūnas

Fotografie storiche della mostra Aitvarai (1991)

Per gentile concessione di Algirdas Kairys. Pubblicate con il suo consenso.

Fotografia storica di Algimantas Mikalauskis durante la mostra “Aitvarai”, Kaunas 1991. Foto di Algirdas Kairys.

© Algirdas Kairys – pubblicate con autorizzazione dell’autore.

La poetica dell’allestimento — “Aitvarai”, 1991

Le opere sospese di Algimantas Mikalauskis non erano semplici oggetti nello spazio:
erano presenze leggere, punti di incontro tra terra e cielo.

Nella sala dei Kauno menininkų namai l’artista creò un ambiente di ascolto:
forme appese che non occupavano lo spazio, ma lo attraversavano,
dialogando con la luce che entrava dalle finestre.

Questi “acquiloni” — fragili, essenziali — parlavano di libertà,
di un’epoca che si apriva dopo anni di silenzio.
Accanto a loro, le figure sottili portavano nel corpo una tensione interiore:
la ricerca di equilibrio, la meraviglia davanti a un mondo che nasceva.

L’allestimento diventava così un paesaggio spirituale,
dove ogni oggetto aveva un filo invisibile che lo legava agli altri
e invitava a guardare con calma, a respirare.

 

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Adamo

In questa scultura, Algimantas Mikalauskis crea un Adamo primordiale:
un corpo sottile, ancora innocente, che si regge davanti alla luce come se la stesse ascoltando.

La figura è bianca, pura, non segnata dal peccato.
È un essere in nascita, fragile e insieme vigile,
che osserva il mondo con stupore, come se fosse la prima volta.

Alle sue spalle, la grande superficie illuminata diventa una soglia:
un confine tra ciò che è appena nato e ciò che ancora deve rivelarsi.
Il corpo, quasi trasparente, sembra fatto di respiro e attesa.

© Algirdas Kairys – pubblicate con autorizzazione dell’autore.

La scultura alla finestra 

Questa figura, sospesa sulla soglia della finestra, sembra accogliere la luce con tutto il corpo.
Le braccia spalancate e la forma essenziale ricordano un gesto antico:
un invito, una danza, una richiesta di respiro.

È un essere primordiale, fatto di materia povera ma piena di energia,
che si tende verso il mondo come un aquilone pronto a prendere il vento.

La luce alle sue spalle diventa il vero spazio dell’opera:
uno spazio di libertà, di gioco, di apertura.
Come se in quel punto — tra interno ed esterno —
la scultura trovasse il suo modo di esistere.

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© Algirdas Kairys – pubblicate con autorizzazione dell’autore.

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Mykolo Žilinsko galerija, Kaunas — edificio progettato dall’architetto Eugenijus Miliūnas, che curò l’allestimento della mostra Aitvarai di Algimantas Mikalauskis nel 1991.

Foto: Indrė Mikalauskytė, 2022.

Galeria opere
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Algimantas Mikalauskis (1957–1993),
scultore e pittore lituano,
ha lasciato un’opera intensa e silenziosa, fatta di luce e interiorità.
“Mani invisibili” è il cammino della figlia per custodire e restituire la sua opera al mondo.

© Archivio Algimantas Mikalauskis – Progetto Mani Invisibili  ​

© Fotografie storiche di Algirdas Kairys (1991)  sono pubblicate con il suo consenso.

© 2025 Indrė Mikalauskytė –

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