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Algimantas Mikalauskis, artista lituano (1957–1993) – ritratto nello studio a Kaunas, simbolo di un’arte silenziosa e spirituale – Archivio Mani Invisibili.

Scopri Algimantas Mikalauskis

Algimantas Mikalauskis adolescente con il suo primo quadro – i primi segni di una vocazione artistica nata in silenzio – Archivio Mani Invisibili.
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Kaunas. Lituania. Infanzia silenziosa e tenace

 

È qui che nel 1957 nasce Algimantas, in una casa dove l’arte non era contemplata, eppure già da bambino il disegno gli scappava dalle mani. Prima un violino, poi una chitarra, fogli sparsi che nessuno incoraggiava ma che lui non poteva smettere di riempire. Un talento ostinato, cresciuto senza permesso.

Anni sovietici. La strada difficile verso l’arte

In un tempo in cui diventare artista significava passare attraverso approvazioni, censure, controlli, lui sceglie prima l’ingegneria, perché sembra più sicura. Ma quella non è la sua lingua. Il desiderio di libertà lo porta a un salto rischioso: entra direttamente al secondo anno di Belle Arti a Kaunas, un evento raro che sorprende e intimorisce i compagni. Alcuni lo guardano con sospetto, altri con curiosità: “l’ingegnere”.

Diplomi di Algimantas Mikalauskis – lauree in ingegneria e ceramica, 1982 e 1988 – documenti originali autenticati dall’Archivio Mani Invisibili.
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Algimantas Mikalauskis in un momento privato, intento a osservare una forma appena creata – gesto semplice, carico di silenzio e concentrazione – Archivio Mani Invisibili.
Algimantas-Mikalauskis-studio-ceramica-Kaunas

Studio e ricerca

Le sue mani avevano già conosciuto lavori duri: incidere lettere sulle lapidi, scolpire la pietra che lasciava tremito nelle dita — forse è lì che nasce quella linea nervosa e fragile.

Mentre il corpo si affatica, dentro cresce la voglia di cercare un linguaggio tutto suo: sculture leggere, installazioni sospese, colori che lui stesso prepara dalla natura.

Pagina manoscritta di Algimantas Mikalauskis – appunti personali e riflessioni sull’arte e la materia – documento originale conservato nell’Archivio Mani Invisibili.
Algimantas-Mikalauskis-appunti-manoscritti-archivio

La vita privata

Si sposa giovane con Janina Gradickaitė, compagna dei primi anni di vita adulta.

Dal loro matrimonio nasce Indrė, unica figlia.

La famiglia non dura, ma l’essere padre diventa radice.

È un papà creativo e gioioso, capace di sorprendere, inventare giochi, ridere con un sorriso ampio e improvviso.

Con la figlia parla d’arte — come con nessun altro.

Fotografia d’archivio di Algimantas Mikalauskis con la figlia Indrė nei primi anni ’80. Un momento di vita quotidiana che rivela il lato intimo e affettuoso dell’artista, lontano dallo studio ma vicino alla sua ispirazione più profonda: l’amore e la meraviglia per la vita.
Algimantas-Mikalauskis-con-figlia-1981-1982
Disegno originale di Algimantas Mikalauskis intitolato “Skaistė” (1988). Il volto, delineato da tratti minimi e vibranti, racchiude una tensione interiore che unisce affetto e spiritualità. L’opera è dedicata alla compagna silenziosa che lo sostenne negli ultimi anni di vita, durante la sua ricerca artistica e interiore.

Gli anni profondi – Skaistė

Accanto a lui arriva Skaistė, silenziosa e fedele.

Lo sostiene nella malattia, nello studio, nelle scelte difficili.

Insieme attraversano anni di intensa ricerca creativa e spirituale,

tra filosofia orientale e antiche radici lituane.

Algimantas-Mikalauskis-Skaiste-ritratto-1988

Mostre e luce

Poi arrivano le prime grandi aperture: la galleria “AL” e soprattutto Aitvarai (Aquiloni) nel 1991 ai Kauno menininkų namai, seguita da Aš tai tu (Io sono te) nel 1992. Sulle riviste e in televisione appare la sua arte: opere sospese, leggere, piene di silenzio e ombra. L’arte che non ha paragoni nel contesto lituano. Un momento luminoso e fragile, interrotto troppo presto.

Cartellino originale della Galleria AL di Kaunas, 1991, con firma di Algimantas Mikalauskis – documento d’archivio delle prime esposizioni ufficiali dell’artista.
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Articolo del quotidiano Kauno Laikas sulla mostra ‘Aš tai tu’ (Io sono te) di Algimantas Mikalauskis, Kaunas 1992 – scultura e pittura in dialogo tra luce e silenzio. Recensione della mostra ‘Aitvarai’ (Aquiloni) di Algimantas Mikalauskis, Kauno menininkų namai, 1991 – opere sospese tra cielo e materia, simbolo della libertà creativa nel periodo post-sovietico.
Algimantas-Mikalauskis-As-tai-tu-articolo-1992,
Algimantas-Mikalauskis-Aitvarai-articolo-1991.

La malattia

L’asma lo accompagna fin dall’infanzia e peggiora negli ultimi anni.

Algimantas reagisce con calma e lentezza: respira come un monaco,

si rifugia nel silenzio e nella preghiera, cercando risposte nello spirituale.

Nelle sue mani, la fatica diventa gesto, e l’arte continua a essere respiro.

Lapide di Algimantas Mikalauskis, realizzata nel 1993 da un amico su disegno originale dell’artista. Un ultimo dialogo tra materia e spirito.

Lapide di Algimantas Mikalauskis, realizzata da un amico su suo schizzo originale (1993).

Un ultimo dialogo tra materia e spirito.

Un’eredità interrotta e rinata

 

Quando Algimantas Mikalauskis muore nel 1993, la figlia ha solo tredici anni.

Eppure, già allora intuisce la strada: comincia a recuperare tele e sculture rimaste nella casa paterna, frammenti di un mondo che rischiava di disperdersi.

Negli anni, tra silenzi e ostacoli, diventa custode: raccoglie documenti, fotografie, testimonianze, ricostruisce mostre, date, luoghi, parole.

Archivio Mani Invisibili – mano della figlia Indrė Mikalauskytė mentre annota i documenti e le testimonianze sull’artista lituano Algimantas Mikalauskis.
Indre-Mikalauskyte-archivio-Mani-Invisibili.

Nasce così Mani Invisibili:

un archivio vivo che restituisce coerenza a un’opera intensa e appartata, nutrita di materia povera e luce interiore, sospesa tra radici lituane e ricerca universale. Mikalauskis apparteneva a una generazione inquieta, capace di unire ingegno tecnico e spiritualità; la sua scultura in piombo e legno, i suoi segni essenziali e meditativi, raccontano una tensione verso l’invisibile che supera il tempo e la biografia.

Timeline

1957 — Nascita a Kaunas (Lituania)

1981 — Laurea in Ingegneria Termica Industriale

presso il Kauno Antano Sniečkaus politechnikos institutas (oggi Università della Tecnologia di Kaunas).

1988 — Laurea in Ceramica Artistica

presso il Lietuvos Valstybinis Dailės Institutas, sede di Kaunas (Facoltà di Arti Applicate, specializzazione in ceramica).

1991 — Mostra “Aitvarai” (Aquiloni)

presso i Kauno menininkų namai (Casa degli Artisti di Kaunas).

Mostra presentata anche in TV nazionale.

1991 — Mostra personale alla Galleria “AL” di Kaunas

(documentata da etichette d’archivio e testimonianze coeve).

1992 — Mostra “Aš tai tu” (Io sono te)

presso le sale dell’Unione degli Artisti Lituani (Lietuvos dailininkų sąjungos patalpose, via Vilniaus, Kaunas).

1993 — Morte prematura e mostra postuma a Kaunas

Oggi — Archivio vivo curato dalla figlia Indrė Mikalauskytė (progetto Mani Invisibili)

Algimantas Mikalauskis, La Rinascita (1990), china su carta, 28×21 cm. Disegno astratto che rappresenta il dialogo tra corpo e spirito, luce e silenzio.
Algimantas Mikalauskis, La Rinascita, 1990
China su carta, 28 × 21 cm
– Collezione Archivio Mani Invisibili
Opera e poetica

L’opera di Algimantas Mikalauskis nasce da un’urgenza interiore: dare forma al silenzio, trasformare la materia in spazio di ascolto e di luce.

Le sue sculture leggere, talvolta sospese, e i disegni essenziali parlano di corpo e spirito, di passaggi interiori più che di apparenza.

La linea, mai decorativa, è ricerca di verità; i colori, spesso naturali e preparati da lui stesso, cercano armonia con la terra e con la luce.

 

Formatosi negli anni di passaggio dall’Unione Sovietica all’indipendenza lituana, Mikalauskis elabora un linguaggio personale, lontano dai canoni ufficiali e dalle mode commerciali.

Predilige materiali poveri e autentici — corde, legno, piombo, pigmenti naturali — in una sensibilità vicina per intensità e radicalità all’Arte Povera, ma temperata da una dimensione lirica e contemplativa.

 

Nel disegno, la sua ricerca si intreccia con quella di altri artisti del Novecento che hanno usato il corpo come campo di verità — come Egon Schiele — pur senza condividerne il dramma: in Mikalauskis la tensione è raccolta, silenziosa, aperta alla luce.

 

Il risultato è un’arte che appartiene profondamente alla storia e al paesaggio lituano, ma che dialoga con un sentire universale: fragile e insieme resistente, minimale e spirituale, capace di toccare chiunque vi si avvicini con uno sguardo autentico.

Mani Invisibili è l’archivio vivo che custodisce, studia e rende accessibile l’opera di Algimantas Mikalauskis, offrendo autenticità e memoria.

Ogni opera è una finestra sulla luce che non si spegne.

Ogni pagina di questo sito è parte di un cammino:

restituisce un frammento di memoria,

un’immagine che torna a essere presenza.

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Algimantas Mikalauskis (1957–1993),
scultore e pittore lituano,
ha lasciato un’opera intensa e silenziosa, fatta di luce e interiorità.
“Mani invisibili” è il cammino della figlia per custodire e restituire la sua opera al mondo.

© Archivio Algimantas Mikalauskis – Progetto Mani Invisibili  ​

Le fotografie di Algirdas Kairys sono pubblicate con il suo consenso.

© 2025 Indrė Mikalauskytė –

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