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GLI UCCELLI BIANCHI
Anno
ca. 1991
Tecnica
Pigmenti naturali (presunti) su tela con interventi a rilievo. Tela intelaiata.
Dimensioni
51,6 × 50,2 × 3 cm
Sezione
Pittura
Collezione
Archivio riservato
In Uccelli bianchi, Algimantas Mikalauskis condensa la sua poetica visiva in una composizione che fonde natura, simbolo e spiritualità. L’apparente semplicità dell’immagine si rivela, a uno sguardo più attento, profondamente stratificata: le sagome bianche, evanescenti e leggere come piume, si contrappongono alle due sfere centrali, più dense e terrestri, forse simboli di mondi, semi o anime in gestazione.
L'uso di pigmenti naturali – come suggerito dall’aspetto materico della tela – amplifica il legame con la terra e con un’arte primigenia, quasi sciamanica. L’intervento minimale, ma misurato, lascia spazio al respiro e al silenzio dell’immagine, trasportando l’osservatore in uno spazio meditativo e atemporale. Il formato ruotato e la struttura della composizione richiamano certe sperimentazioni dell’arte baltica post-sovietica, ma anche influenze occidentali come Paul Klee o Antoni Tàpies, pur restando profondamente radicato nell’identità poetica e culturale dell’autore.
Quest’opera, parte della mostra Aitvarai, racchiude un mondo sospeso tra il visibile e l’invisibile, offrendo un ponte tra l'uomo e il volo dell’anima.





